Ragazzi, Genitori, Insegnanti: che cosa fare?
Che cosa posso fare allora se mi trovo coinvolto o coinvolta in un atto di bullismo o di cyberbullismo?
Non esiste la “formula magica” per risolvere il problema. Ogni situazione di bullismo è diversa (ogni gruppo lo è), pertanto gli interventi richiedono flessibilità e specificità sul singolo caso.
Tuttavia all'interno di tali situazioni è possibile rintracciare alcune caratteristiche comuni, che è importante conoscere per poter immaginare interventi funzionali alla gestione del fenomeno:
- Chi attua prepotenze (il bullo), lo fa ai danni di qualcuno che è più debole, allo scopo di essere considerato "un figo". In realtà prendersela con i più deboli sembra un cosa da vigliacchi più che da "fighi"... sei d'accordo?!?
- Chi subisce prepotenze (la vittima) in genere è da solo/a contro tutti e sviluppa un forte senso di vergogna, paura, isolamento per cui non riesce a chiedere aiuto.
- Chi "si limita" a far finta di nulla, a sottovalutare il problema o a ridacchiare di fronte alla foto compromettente di un compagno/a che fa il giro della scuola, lo fa pensando di non avere nessuna responsabilità nel sostenere il bullismo. Si sbaglia!!!
- Chi usa indifferenza lo fa in genere perchè ha paura di eventuali ritorsioni da parte del bullo.
- Il potere ai bulli, lo diamo noi, con la nostra indifferenza, tutte le volte che non facciamo nulla per difendere chi subisce prepotenze o quando facciamo finta di non vedere.
- Usare indifferenza nei confronti di un atto di prepotenza rende responsabili, allo stesso modo di chi lo fa: responsabili del dolore di chi la subisce. Dare aiuto ad una vittima significa, in alcuni casi, contribuire a salvarle la vita.
Tu puoi fare molto per contribuire ad arginare questo fenomeno.
Del resto ci hai mai pensato? Un giorno potrebbe capitare anche a te... Come te la passeresti se fossi proprio tu a subire prepotenze e fossi solo/a contro tutti? E se si trattasse proprio di tuo figlio/a? ...Oppure di un tuo alunno/a...?
Qualche indicazione per i Genitori e gli Insegnanti
- E' importante conoscere e riconoscere la gravità del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
- Guidare i ragazzi ad un utilizzo prudente delle nuove tecnologie (smartphone e computer), oltre che della rete (web sites, social network, ecc).
- Costruire relazioni di qualità con i ragazzi in modo da essere ri-assunti come adulti di riferimento, fidati e supportivi, ai quali poter chiedere aiuto.
- Se l’aggressore è un altro studente, è importante segnarlo alla scuola.
- Se l’aggressore è conosciuto, possono essere contattati i genitori e mostrate le prove degli atti aggressivi. Chiedete loro che le prevaricazioni smettano immediatamente e se, i genitori non sono disponibili, potete contattare la Polizia Postale e segnalare l’accaduto.
Qualche indicazione per i Ragazzi
- Non condividere le password, neanche con gli amici.
- Salvare le prove che documentino le offese e le prepotenze ricevute. Salvare documenti, cioè copie di messaggi, websites e instant-message.
- La prima offesa, se di carattere minore, può essere ignorata, o cancellata. E' possibile bloccare il mittente attraverso programmi filtro.
- Non rispondere a messaggi che suscitino disagio. Meglio ignorare il mittente e riferire quanto accaduto immediatamente ai genitori o a un adulto di riferimento.
- L’azione del cyberbullo può essere segnalata ai moderatori delle chat o ai proprietari dei blog. Alcuni websites e social network hanno un help center che fornisce un link a cui segnalare profili offensivi.
- Se la persecuzione è insistente ed i messaggi contengono minacce o ricatti, l’azione persecutoria può essere segnalata alla Polizia Postale.
- Risalire all’identità della persona, che ci invia messaggi minacciosi e malevoli in forma anonima, è possibile.
Puoi infine contattare il nostro Servizio Antibullismo il lunedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 o scriverci, quando vuoi, a gestaltfc@protonmail.com.